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Assemblea Annuale 2024: il report

Si è tenuta ieri mattina l’Assemblea Annuale di AVIS Busto e Valle Olona, momento capitale nell’attività dell’Associazione, occasione per fare il punto sugli obiettivi raggiunti e definire nuove strategie per il futuro.

L’esordio del presidente Giuseppe Bianchi ha messo in risalto, tra i traguardi concretizzati nel 2023, l’accresciuto numero di donazioni – 6.897, a fronte però di un calo fisiologico del numero di soci donatori. Come poi chiarito dal dott. Trotti, infatti, si rende talvolta necessario ripulire i nostri database dai nomi di quei soci che, ormai da anni, non rispondono alle chiamate della Segreteria: è proprio questa intenzionale pulizia a ridurre periodicamente il numero di avisini registrati. Che i donatori siano in calo non deve preoccupare, dunque, mentre può solo rallegrare il compimento, in termini di donazioni, delle richieste di Regione Lombardia e dell’Azienda Sanitaria.

Il Presidente Bianchi ha proseguito esponendo le principali attività operative in seno ad AVIS Busto, progetti che garantiscono una sempre maggior partecipazione alla vita associativa e un servizio adeguato ai donatori.

Il Progetto Accoglienza, in primo luogo, conta ad oggi circa venti volontari che ogni mattina, a turno, si recano al Centro Trasfusionale per dare indicazioni ai nuovi donatori e chiedere un feedback a quelli di lunga data. Tutte le osservazioni, i suggerimenti e le eventuali richieste dei soci vengono discusse in sede di Consiglio, nell’impegno costante di mantenere aggiornato il servizio offerto.

In secondo luogo c’è il Progetto Scuole, coordinato dal prof. Maurizio Moscheni, che da quest’anno si focalizza maggiormente sui ragazzi della quinta superiore: quelli che hanno già raggiunto la maggiore età e che, dopo l’incontro informativo col gruppo di Moscheni, possono presentare domanda d’iscrizione senza pensarci due volte. «Noi incontriamo ogni anno 1.500 studenti», ha spiegato nel corso della mattinata lo stesso prof. Moscheni: «È importante seminare, far conoscere a questi giovani la possibilità della donazione, altrimenti c’è il rischio che nessuno proponga loro questa via. Ho incontrato una volta un signore che aveva ricevuto una trasfusione, e che in seguito, tuttavia, non era mai diventato donatore di sangue. Quando gli ho chiesto perché non avesse mai compiuto quel passo, lui mi ha dato una risposta emblematica: mi ha detto “nessuno me lo aveva mai proposto”. Ecco, il Progetto Scuole propone AVIS ai giovani studenti: li rendiamo i cittadini informati e consapevoli».

Certo, il lavoro di semina a volte non basta, come testimoniano i molti casi di studenti che fanno domanda d’iscrizione, ma che poi non diventano donatori periodici. È proprio per questo che il Progetto Scuole sta svolgendo anche un’analisi statistica del percorso degli studenti coinvolti, tracciando le loro tappe a partire dalla domanda d’iscrizione, passando per la visita medica per poi arrivare poi alla prima e (eventualmente) seconda donazione.

Nel corso della mattinata, il Tesoriere Giorgio Trombetti ha poi esposto il bilancio finanziario del 2023 e le previsioni di bilancio per il 2024. Tutti i dati (consultabili in fondo nella RELAZIONE ASSEMBLEA) sono stati poi commentati e certificati nella loro adeguatezza dalla dott.ssa Roberta Sozzi, a capo del Collegio dei Revisori di AVIS Busto.

Dopodiché, a tenere l’imprescindibile relazione sanitaria sono stati il dott. Giovanni Trotti, Direttore Sanitario della nostra Avis, e il dott. Giovanni Crovetti – responsabile del SIMT (Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale) dell’ospedale di Busto Arsizio.

Come ricordato dal dott. Trotti durante il suo intervento, la nostra AVIS comunale non è un’unità di raccolta, cioè non si occupa in prima persona di ricevere il sangue dai donatori e trasfonderlo a chi ne ha bisogno. A premurarsi di questo è il SIMT, in servizio del quale la nostra AVIS vive la propria attività: la ricerca di nuovi donatori che sostituiscano quelli sospesi. Anello di congiunzione fra AVIS è SIMT è proprio la Direzione Sanitaria del dott. Trotti, che ha il compito di verificare l’idoneità dei donatori entranti, e garantire la salute loro e di chi riceve il sangue raccolto.

Il dott. Trotti ha posto l’accento sulla pratica, da lui tenuta, di contattare ogni donatore che – in forza degli esami sulla qualità del sangue donato – sia stato sospeso dal SIMT. La telefonata al donatore sospeso, volta a informarlo con esaustività sui motivi della sospensione, può anche fornirgli una doverosa educazione sanitaria: ci si premura, per esempio, di suggerire diete opportune al singolo avisino, così da normalizzare i valori sanguigni più problematici; si propone una via per ritornare idoneo al dono di sangue (nei casi di sospensione temporanea) oppure di gestire la condizione patologica che abbia portato a una sospensione permanente.

Tra le cause più frequenti di sospensione temporanea, il dott. Trotti ha voluto menzionare la giovane età dei molti donatori coinvolti dal Gruppo Scuole (progetto di cui il dott. Trotti è peraltro colonna portante). «È più alta la percentuale di chi dopo la donazione non fa la seconda» ha spiegato Trotti in merito, riconducendo questo cambiamento soprattutto ai più frequenti casi di lipotimie tra i giovani durante il loro primo prelievo.

A suggello di queste considerazioni, ha preso parola il Dott. Crovetti che ha chiarito come non debba stupire la minore costanza dei neo-maggiorenni in ambito di donazioni di sangue. Quello del donatore, dopotutto, è un percorso a suo modo impegnativo, e se il proselitismo del Progetto Scuole ha la sua indubbia efficacia, in molti casi ci vuole tempo prima che il dono di sangue si faccia abitudine continuativa nella vita del giovane avisino. 

Il dott. Crovetti ha infine esposto i numeri delle unità ematiche raccolte e trasfuse nel 2023, confrontandoli con le analoghe previsioni per il 2024: i dati completi sempre nella relazione in allegato in fondo.

Nel congedarsi dall’Assemblea, il dott. Crovetti ha ricevuto il ringraziamento collettivo di tutti i presenti per gli anni di lavoro dedicati all’ospedale di Busto, al SIMT e ad AVIS: il dottore si appresta infatti alla pensione, e il suo commiato di ieri è valso da “arrivederci” ufficiale tra lui e colleghi ed estimatori.

L’Assemblea Annuale 2024 si è conclusa con l’approvazione all’unanimità di tutti i dati esposti, e un generoso rinfresco finale per ringraziare gli avisini che hanno partecipato a questo bel momento di vita associativa. Un grazie che ci sentiamo di ripetere per iscritto, nell’attesa della prossima occasione di rivederci insieme e, come sempre, fare squadra in nome del dono.

RELAZIONE ASSEMBLEA

 

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