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Gli effetti dello sport sulle attività cerebrali

Con l’arrivo della stagione invernale e delle rigide temperature, siamo meno motivati nel fare sport, soprattutto se all’aperto. Tuttavia, sappiamo bene quanto la sedentarietà non faccia bene alla nostra salute, siamo però meno consapevoli degli effetti negativi che ha sulla nostra salute mentale.

Ci sono buoni motivi per essere fisicamente attivi. I principali riguardano la riduzione delle probabilità di sviluppare malattie cardiache, ictus e diabete. L’attività fisica è anche indispensabile per prevenire l’obesità e mantenere il peso forma.

Studi recenti hanno rivelato gli effetti profondi sui processi mentali, in particolare mettono in evidenza quanto sia utile restare attivi e fare attività fisica per migliorare il funzionamento cognitivo, la salute mentale e la memoria.

Nell’articolo ‘’Exercise is Brain Food’’ (2008) di Michelle Ploughman vengono presentate le tre teorie neuroscientifiche dominanti che spiegano l’impatto positivo sul funzionamento cognitivo.

Durante l’esercizio fisico, cuore e polmoni vengono messi sotto sforzo e il flusso sanguigno si velocizza, portando più ossigeno e sangue al cervello; in particolare nelle aree responsabili del processo decisionale e del ragionamento, migliorandone le funzioni.

Nonostante sia una forma di sforzo fisico, l’attività sportiva può favorire il rilassamento. L’esercizio riduce i livelli di ormoni dello stress (come cortisolo) e favorisce il rilascio di endorfine, prodotte dal corpo per ridurre il dolore e migliorare l’umore. Inoltre, aumenta il numero di neurotrasmettitori, provocando una iperstimolazione della mente, che si traduce in un aumento di concentrazione, attenzione e livello di energia a breve termine.

Infine, fare esercizio fisico permette di regolare il numero e la produzione di neurotrofine, le proteine responsabili di sviluppo, sopravvivenza e funzione dei neuroni, le cellule fondamentali che compongono il cervello. L’aumento dei livelli di neurotrofine può portare alla generazione di nuovi neuroni (neurogenesi), in modo più limitato anche nei soggetti adulti, e favorire la neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di rigenerarsi continuamente.

Naturalmente gli effetti benefici cambiano a seconda della regolarità con cui si svolge attività sportiva. In caso di esercizio fisico regolare i vantaggi possono essere addirittura più importanti. Una stimolazione quotidiana permette, infatti, di rafforzare i circuiti neurali, tra loro interconnessi attraverso diversi punti di contatto, chiamati sinapsi.

Non è necessario essere atleti professionisti per ottenere benefici. Recenti studi affermano che fare attività aerobica moderata, come una camminata veloce, è sufficiente, ma deve essere svolta per almeno 30 minuti cinque volte a settimana.

Per concludere, è di fondamentale importanza ricordare che per avere uno stile di vita sano occorre combinare l’attività fisica con una dieta equilibrata e ricca di vegetali. Grazie all’effetto sinergico, oltre ad una migliore forma fisica, si riuscirà ad ottenere un senso generale di benessere e di salute mentale, con risultati positivi nella quotidianità.

 

A cura di Marta Pieretti

 

Fonti:  

https://www.news-medical.net/health/Positive-Effects-of-Exercise-on-the-Brain.aspx

https://positivepsychology.com/exercise-neurological-benefits/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18781504/

https://www.biopills.net/neurogenesi-ippocampale-adulta-indotta-attivita-fisica/

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