Come i donatori abituali sapranno già, ogni anno nel periodo estivo le segretarie della nostra Avis sono incaricate – in fase di chiamata per l’appuntamento alla donazione – a domandare in quali province si abbia soggiornato negli ultimi 28 giorni.
Una domanda di rito che però risulta fondamentale per capire l’idoneità di un donatore, soprattutto nel periodo di diffusione del West Nile Virus, particolarmente diffuso tra maggio e novembre di ogni anno in concomitanza con il grande abbondare di zanzare nelle diverse province italiane.
Il West Nile Virus è un arbovirus che solo accidentalmente può infettare l’uomo. L’infezione umana è inoltre l’80% dei casi asintomatica, mentre nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Solo nello 0,1% dei casi l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologia del tipo meningite e meningo-encefalite.
I serbatoi di questo virus sono principalmente uccelli selvatici e zanzare del tipo Culex, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo.
Il virus infatti non si trasmette da persona a persona tramite contatto, ma può avvenire in caso di trapianti d’organo, trasfusioni di sangue e trasmissione madre-feto in gravidanza.
Ecco spiegato il motivo per cui in Avis vi si presta una particolare attenzione, con test mirati all’accertamento dell’assenza del virus nel sangue di tutti i donatori e con domande di rito che risultano fondamentali per un controllo efficace.
In particolare, un donatore solitamente è ritenuto non idoneo in caso di soggiorni in località a rischio per 28 giorni dall’esposizione. Questo perché il tempo di incubazione del virus varia fra i 2 e i 14 giorni, ma può talvolta arrivare anche ai 21 giorni.
In generale comunque non c’è da allarmarsi: la maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, la maggioranza presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.
Per far fronte all’arbovirus, anche quest’anno il Centro Nazionale Sangue ha emesso diverse circolari recanti “Indicazioni per la sorveglianza e la prevenzione della trasmissione del West Nile Virus e Usutu mediante la trasfusione di emocomponenti labili nella stagione estivo-autunnale 2020”.
Quest’anno inoltre, anche la nostra Provincia di Varese è rimasta colpita dall’abbondare di zanzare infette, unendosi al coro delle Avis che hanno prestato maggiore attenzione con test mirati.
Di seguito l’elenco delle province colpite ad oggi (7 settembre 2020): Alessandria; Asti; Bergamo; Bologna; Brescia; Cremona; Cuneo; Ferrara; Lodi; Mantova; Milano; Modena; Monza-Brianza; Novara; Padova; Parma; Pavia; Piacenza; Reggio Emilia; Rovigo; Sassari; Sondrio; Torino; Varese; Verbano-Cusio-Ossola; Venezia; Vercelli; Verona.
Anche alcuni Paesi UE ed extra UE comportano l’esclusione dalla donazione per 28 giorni. Tra loro: Grecia: unità periferiche di Anatoliki Attiki (Attica Orientale), Drama, Evros, Imathia, Kardisa, Kavala, Kilkis, Larissa, Pella, Pieria, Rodopi, Serres, Taso, Trikala e Xanthi. Romania: comune di Bucarest, distretti di Arges, Buzau, Costanta e Prahova. Spagna: provincia di Siviglia.
Sospensione per tutto l’anno e non solo nel periodo estivo: Stati Uniti e Canada.
A cura di Alessia Castiglioni