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Autore: Alessia Castiglioni

Obiettivo Futuro 2023

Abbattere i muri dell’indifferenza: la tutela della salute, l’obiettivo che parte dai giovani

Nella vita può capitare a tutti di trovarsi di fronte ad una problematica più grande di noi: può essere una malattia, un evento inaspettato, una situazione che ci porti a pensare “Ed ora che faccio? Come cambierà la mia vita da oggi in poi? Come affronterò questo cambiamento? Che giudizio avrà l’altro nei miei confronti?”.

Ecco perché circa 140 fra ragazze e ragazzi provenienti dalle Avis di tutta Italia, compresa l’Avis di Busto Arsizio e Valle Olona, si sono ritrovati al Savoia Hotel Regency di Bologna per rispondere ad alcune di queste domande “esistenziali”.

Relatori esperti nel settore medico li hanno accompagnati in questo viaggio di scoperta di sé, degli altri e soprattutto dell’ignoto.

 

Prevenzione HIV: è l’AIDS, non l’HIV a turbare i miei sonni 

Il meeting si è aperto con l’introduzione del professor Massimo Galli, ordinario di malattie infettive all’Università degli Studi di Milano, divenuto particolarmente noto all’opinione pubblica durante la pandemia COVID–19. Il professore ha raccontato la storia dell’HIV, il Virus dell’Immunodeficienza Umana, in particolare da come il virus è stato trasmesso all’uomo tramite la caccia allo scimpanzé, a come il passaggio del virus si sarebbe verificato velocemente intorno al 1900–1930 in seguito a guerre e migrazioni, fino a spiegare le ben note modalità di trasmissione:

  1. Rapporti sessuali non protetti;
  2. Trasmissione verticale, materno–fetale durante la gravidanza o durante il parto senza interventi di prevenzione;
  3. Passaggio di eroina attraverso siringa, a partire dagli anni ‘70.

Il professore ha sottolineato che ci sono stati molti progressi scientifici in merito alla possibilità di trattamento per i soggetti infetti grazie alla terapia antiretrovirale, ma i numeri del contagio sono ancora molto alti. Nel 2022 circa 38.4 milioni di persone a livello globale convivevano con l’HIV; 28.7 milioni sono stati i nuovi infettati; 650 mila sono morti per HIV.

Per chi ritiene che non sia un problema da prendere realmente in considerazione, i dati sull’Italia dicono altro: nel 2022 circa 105-110 mila italiani erano in terapia per HIV mentre 10–20 mila erano senza trattamento. In media, 500 italiani all’anno muoiono per HIV.

I dati parlano chiaro e il professore ha voluto esprimere la sua sincera preoccupazione per la disinformazione che ancora oggi ruota intorno a questo tema: “Si sta verificando quello che io definisco come una sorta di analfabetismo di ritorno. Significa che le nuove generazioni sono sempre meno informate a riguardo perché, purtroppo, la comunicazione che viene diffusa su HIV e AIDS è tutt’altro che buona e scrupolosa”. 

 

ARCIGAY: una battaglia contro il virus

A testimoniare l’importanza della prevenzione sessuale è stata l’associazione Arcigay in collaborazione con Cassero salute, che si occupa di prevenzione in ambito di salute sessuale e promozione del safer sex. Luca, il portavoce dell’ente sociale, ha raccontato la sua esperienza personale di convivenza con il virus, spiegando la difficoltà iniziale dell’accettazione della malattia. Tuttavia, grazie alla terapia antiretrovirale, la sua condizione è cambiata radicalmente, in quanto la stessa “azzera” l’infezione rendendo la carica virale non rilevabile, quindi di fatto il virus non è trasmissibile, secondo l’equazione: 

U = U

UNDETECTABLE = UNTRANSMITTABLE

Grazie alla terapia antiretrovirale, i portatori di HIV possono avere un’aspettativa di vita uguale a una persona senza HIV. In commercio esistono anche farmaci che prevengono l’infezione come la PrEP, che però protegge solo da HIV e non da altre IST. Ecco perché si parla di protocollo PrEP, in quanto l’assunzione del farmaco è affiancata a test di routine per sifilide, gonorrea, epatite C e clamidia, che permettono di diagnosticare e curare tempestivamente eventuali infezioni. Prima di attuare il protocollo, però, è importante eseguire il TEST HIV. Altre informazioni utili sulla prevenzione sessuale si trovano sul sito healthypeers.it.  

 

Soma e psiche: prevenzione salute mentale 

Lo psichiatra dottor Gerardo Favaretto ha sollevato l’importanza della correlazione tra corpo e mente: “Prendersi cura è qualcosa che riguarda tutta la comunità, un contesto generale in cui ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte per il bene del prossimo”. Le generazioni sono in continuo mutamento e sono gli adulti a dover “stare al passo”, in quanto esistono tante fasi di vita che ogni soggetto si trova ad affrontare, ed è bello sapere di poter trovare qualcuno pronto a tendere la mano piuttosto che a voltare le spalle. Il concetto è stato ripreso dalla dottoressa Barbara Catellani, chirurga oncologa del policlinico di Modena, esperta in trapianti di fegato.

 

Il trapianto e le sue sfumature di generosità

La dottoressa ha parlato del trapianto come la migliore soluzione laddove un organo non risponde più alle terapie, spiegando che “Grazie a un donatore possono essere salvate fino a 7 vite”. Infatti, senza le donazioni di sangue un trapianto non sarebbe possibile poiché, per un intervento di questo tipo, si utilizzano in media fino a 16 sacche di sangue e, tenendo conto che un donatore può donare ogni 3 mesi quindi fino a 4 volte l’anno (donatore maschio ndr), è fondamentale donare con regolarità e costanza. A testimoniare l’importanza di questo gesto è stato Giancarlo, ex giocatore di football americano che fu ridotto in fin di vita a causa dell’ingestione di funghi velenosi e a salvarlo fu proprio un trapianto di fegato. Tutti possono accedere a questa opportunità iscrivendosi all’associazione AIDO.

Esiste anche un altro tipo di trapianto, quello di midollo osseo, spiegato alla platea tramite l’intervento del dottor Andrea Bontadini, direttore sanitario del Centro Trasfusionale AsFo.

Il dottore ha spiegato l’importanza dell’iscrizione al registro nazionale per diventare possibili donatori, cosa che si può effettuare presso l’associazione ADMO. Molti non lo fanno perché hanno paura di provare dolore tramite questo tipo di donazione, ma non sanno che nell’80% dei casi l’asportazione delle cellule staminali avviene tramite prelievo di sangue periferico, dopo aver assunto nei 5 giorni precedenti al prelievo un farmaco che stimola il midollo a rilasciare cellule staminali in circolo.

All’intervento del medico sono seguite due testimonianze tra cui la storia di Weiner, paziente malato di leucemia salvato grazie alla donazione di un ragazzo inglese. Weiner ogni anno manda una lettera al suo donatore, ringraziandolo per il suo immenso regalo di vita.

 

Alla fine della conferenza, i presenti sono giunti ad una conclusione univoca: bisogna abbattere i muri dell’indifferenza e occorre avere il coraggio di chiedere per mettersi in gioco in una società che purtroppo ha paura di sentire. Perché, in fin dei conti, siamo il Futuro. 

Marta Bottigelli

L’ictus: riconoscerlo, curarlo, prevenirlo – Convegno del 27 ottobre 2023

Si è tenuta venerdì 27 ottobre 2023 la 22esima conferenza organizzata dalla sottosezione di Avis Borsano che ogni anno si concentra sull’approfondimento di uno o più temi di natura medica: quello di quest’anno è stato l’ictus cerebri, ampiamente approfondito grazie agli interventi del Dr. Isidoro La Spina, Responsabile della U.O. di Neurologia dell’ASST Valle Olona e al Dr. Umberto Rosanna, Chirurgo Vascolare.

Ha aperto la serata Alessandro Barbaglia, responsabile della sottosezione, che ha cominciato dando al pubblico una panoramica generale sull’ictus cerebri, patologia tanto grave quanto diffusa essendo essa la seconda causa di morte a livello globale, preceduta solo dai problemi cardiocircolatori e dai tumori, responsabile del 10/12% dei decessi annuali, mentre è la prima causa di invalidità. Il maggior fattore di rischio è la mancanza di tempestività, tanto che basterebbe riconoscere i primi segnali per poter evitare il peggio, salvando la vita a chi ne è colpito e riducendo al massimo gli eventuali danni fisici: in Italia ci sono ogni anno quasi 200mila casi di ictus e, di questi, ? a un anno ha una disabilità totale. Il fenomeno è in costante crescita, in relazione all’invecchiamento della popolazione.

Ha moderato la conferenza il consigliere Luigi Pinciroli, che ha anche portato i saluti del Dr. Vincenzo Saturni, già presidente di Avis Nazionale, impossibilitato a partecipare alla serata.

 

ICTUS: il tempo è cervello

Il primo intervento è stato quello del Dr. La Spina che ha chiarito da subito che l’ictus cerebri (anche detto stroke in inglese) non è altro che un disturbo della circolazione cerebrale. Ci sono due modalità con cui ciò può avvenire: un’ischemia o un’emorragia. Si parlerà quindi di ictus ischemico (85% dei casi) quando l’afflusso di sangue ad una certa zona del cervello è interrotto per un embolo o un coagulo, e ictus emorragico, se è causato dalla rottura di un vaso e conseguente fuoriuscita di sangue, in cui il danno è legato sia alla carenza di ossigeno, sia al fatto che il sangue uscendo dal torrente circolatorio aumenta la pressione intracranica creando una situazione estremamente grave. Alla TAC è possibile distinguere il quadro ischemico da quello emorragico, ma poiché il quadro di ictus evolve anche in 24-48h, in un primo momento potrebbe anche risultare negativa.

Per RICONOSCERLO occorre considerare la rapidità di insorgenza, in quanto può manifestarsi anche in maniera molto subdola e con sintomi aspecifici. I pazienti con ictus riferiscono di avere un disturbo al movimento di un braccio, mancanza di sensibilità, difficoltà a parlare, a vedere una parte dello spazio, hanno mal di testa, confusione mentale… sono tutti sintomi che possono essere ugualmente segnale di ictus. La cosa importante, quindi, è pensare subito che possa essere un ictus: trascurare questa fase, ovvero quella dell’inizio dei disturbi, aumenta il rischio di non poter beneficiare delle terapie all’arrivo in ospedale.

Non esiste una sola causa di ictus: esistono i fattori non modificabili, ovvero per i quali non si può fare niente, come l’età. La patologia è direttamente collegata all’invecchiamento (aumenta del 10% per ogni decade di vita oltre i 55 anni), dunque è un rischio intrinseco della persona solo per il fatto di avere una certa età. Bisogna anche considerare il sesso, poiché è più frequente negli uomini, e non ultimi i fattori genetici, anche se alcuni studi dimostrano altro: studiando una coorte di pazienti classificati con rischio genetico basso, medio o alto e con differenti stili di vita, il dato che è emerso è che i pazienti che partivano col rischio più alto, se erano tra coloro che meglio seguivano le indicazioni sugli stili di vita, riducevano il loro rischio di quasi la metà. Ciò significa che la genetica è condizionata dai nostri stili di vita, dunque anche dai fattori cosiddetti modificabili: ipertensione arteriosa che da sola contribuisce per il 50% all’incidenza di malattie cerebrovascolari, elevati valori di glicemia a digiuno e diabete mellito, alterazione dei grassi nel sangue, fumo di sigaretta, consumo di alcool, fibrillazione atriale, stile di vita sedentario, obesità. 

 

Per PREVENIRLO bisogna curare tutti i fattori modificabili appena citati: non fumare, non eccedere con l’alcool, fare attività fisica in modo regolare, tenere sotto controllo la pressione, scegliere un’alimentazione sana, dimagrire in caso di peso eccessivo, sottoporsi a controlli periodici, prendere regolarmente i farmaci prescritti.

 

Per CURARLO occorre agire con tempestività. Arrivare in ritardo impedisce nella maggior parte dei casi di somministrare le terapie. Per patologia tempo-dipendente si intende proprio questo: infatti, nel momento in cui si realizza la mancanza di flusso sanguigno di un distretto cerebrale, non c’è omogeneità nel tessuto interessato. C’è, cioè, una parte (il core) in cui c’è perdita totale e irreversibile di tessuto, ma tutt’intorno c’è una vasta zona che invece può essere salvata: è la zona di penombra. I primi segni dell’ictus, ad esempio l’emiplegia, sono dovuti a tutta la lesione; quindi, salvare la zona di penombra, dove c’è una carenza relativa di flusso, consentirà di ridurre al minimo i danni.

Col passare delle ore il core tende a crescere, tanto che dopo 6-8 ore non si potrà avere nessun tipo di recupero. Quindi bisogna intervenire subito, perché solo facendo così abbiamo un’elevata probabilità di salvare molto cervello: perciò il tempo è cervello, perché più passa il tempo più perdiamo tessuto che si può salvare. 

La presenza della penombra rilevata attraverso gli esami è il requisito fondamentale per poter praticare determinate terapie. Il neurologo può somministrare una terapia endovenosa ovvero l’attivatore del plasminogeno tissutale (tPA) che è un fibrinolitico e che viene somministrato tenendo conto di alcuni criteri e di controindicazioni assolute e relative. Il neuroradiologo interventista può effettuare per via endovascolare una trombectomia meccanica: accedendo dall’arteria femorale con un catetere segue l’arteria arrivando fin dentro il cervello per sciogliere meccanicamente il coagulo.

Non tutti coloro che subiscono questi trattamenti guariscono: nel 60% dei casi c’è un miglioramento significativo, il 5% va incontro a complicanze come l’emorragia cerebrale, mentre nel 35% dei casi non si ha nessun effetto, oppure c’è un miglioramento transitorio seguito da un peggioramento. Tuttavia, non si intende il 60% della totalità degli ictus, ma solo di quelli che vengono trattati in pronto soccorso, ovvero il 30%: nel restante 70% non si riesce a somministrare alcuna terapia entro le 4 ore e mezza, cioè l’intervallo temporale fondamentale entro il quale intervenire. 

 

La diagnosi e il trattamento della stenosi carotidea come prevenzione dell’ictus cerebrale ischemico

Ha preso quindi la parola il Dr. Rosanna che ha cominciato con una doverosa introduzione all’anatomia dei tronchi sovraortici: esistono infatti due arterie carotidi comuni, una per ogni lato del collo, che sono i due principali vasi arteriosi che portano sangue al cervello. La maggior parte dei vasi cerebrali, infatti, è alimentata dalle carotidi, mentre le due arterie vertebrali danno un flusso adeguato nella regione posteriore del cervello. Ciascuna carotide comune si divide a sua volta in un ramo interno e uno esterno: le carotidi interne portano il sangue ossigenato al cervello, le carotidi esterne portano il sangue ossigenato al viso, al cuoio capelluto e al collo. L’ictus cerebri può essere determinato dalla presenza di placche aterosclerotiche in una o entrambe le carotidi.

Le placche aterosclerotiche a livello delle carotidi possono iniziare già in età infantile, con la presenza di leggerissime strie lipidiche che si formano sulla parete del vaso. Queste strie, con il tempo, vanno incontro a una progressione e danno il cosiddetto ateroma, formando delle concrezioni costituite da lipidi, calcio, piastrine che determinano progressivamente una stenosi ovvero un restringimento del vaso carotideo: è in questa fase che dobbiamo attuare un percorso di prevenzione per controllare la crescita nel tempo di queste placche.

Per stenosi carotidea si intende la riduzione di calibro un segmento dell’arteria carotide e che generalmente si attua a livello della biforcazione delle carotidi: mentre lungo la carotide comune il flusso è lineare, a livello della biforcazione il flusso diventa turbolento perché il sangue incontra improvvisamente un ostacolo rappresentato dalla biforcazione stessa, per cui a questo livello si depositano sostanze, cellule, lipidi e calcio. Se il restringimento diventa particolarmente severo, esso espone il paziente al rischio di ictus: si è calcolato che se la stenosi è uguale o superiore al 70% del lume del vaso, c’è un rischio calcolato statisticamente di avere un ictus nel 5% dei casi. Il rischio aumenta progressivamente con l’età del paziente, tenendo conto anche della familiarità e del sesso. Tra i fattori modificabili rientrano l’attività fisica, il diabete mellito, l’ipercolesterolemia, l’HTA e il fumo. Pertanto, è fondamentale in presenza di questi fattori andare a indagare le carotidi.

Lo studio delle carotidi e delle biforcazioni carotidee può avvenire con l’Ecocolordoppler (ECD), una metodica ecografica non invasiva, indagine di primo livello per la diagnosi della stenosi, ma predittiva anche per il rischio cardiovascolare. L’ECD permette di evidenziare esattamente sia le placche eventualmente presenti nella carotide, sia la loro costituzione: se fibrosa, se fibro-calcifica o se solo calcifica, dato importante da sapere per effettuare un trattamento adeguato.

Maggiore è la stenosi, maggiore è il rischio di avere complicanze. 

 

Il primo ECD andrebbe effettuato, in presenza di fattori di rischio, anche in giovane età, tra i 40 e i 50 anni, sia per uomini che per donne, perché permette di avere una visione precoce del rischio cardiovascolare. Le linee guida del 2022 dicono che lo studio ECD dei TSA come indagine di screening per la ricerca della stenosi carotidea asintomatica può essere indicata:

  • Nei soggetti asintomatici per evento cerebrovascolare, ma con alto rischio e con arteriopatia in altri distretti (es. problematiche alle arterie degli arti inferiori, infarto, sindromi coronariche acute);
  • Nei soggetti over 65 indipendentemente dai fattori di rischio;
  • Nei soggetti con più fattori di rischio.

La patologia stenotica o ostruttiva delle carotidi è responsabile, con eziopatogenesi embolica o emodinamica, del 15-20% degli ictus: può capitare infatti che la placca aterosclerotica vada incontro ad una rottura che determina la liberazione dentro il circolo, quindi nella carotide, di sostanze emboliche che possono occludere le arterie più periferiche ovvero all’interno del cervello. Altre volte la placca può svilupparsi in maniera significativa fino a determinare un restringimento quasi completo della carotide e quindi occludere completamente il vaso.

In soggetti fra i 30 e i 79 anni la prevalenza della lesione ateromasica è del 21%, ma la stenosi di restringimento vera e propria si verifica nell’1,5% dei casi.

La stenosi è sintomatica quando il paziente ha avuto episodio ischemico cerebrale o retinico, ovvero un episodio di ictus nei 3 mesi precedenti oppure a livello di un occhio con cecità improvvisa (amaurosi) che può essere anche di brevissima durata.

Le stenosi carotidee possono essere anche completamente asintomatiche: è risaputo che questa coorte di pazienti è a maggior rischio di ictus cerebri rispetto a quelli che abbiano avuto un episodio ischemico.

I pazienti sintomatici che hanno un restringimento tra il 70 e il 99% possono avere un’incidenza di ictus del 13% nel primo anno e fino al 35% nei 5 anni successivi; i pazienti asintomatici con stenosi tra il 60 e il 90% hanno un’incidenza del 2%

Se ai controlli viene rilevata una stenosi del 30/40/50% si fa solo terapia medica con controllo della pressione, dei livelli di colesterolo in particolare LDL, glicemia, Hb glicata. In più, si raccomandano la perdita di peso, l’astensione dal fumo e l’assunzione quotidiana di un antiaggregante. 

Se si arriva al trattamento chirurgico, esso può essere open o endovascolare: la prevenzione è secondaria quando si interviene per correggere chirurgicamente un restringimento che ha già dato sintomi, oppure primaria se si interviene su un paziente che ha già una stenosi importante senza aver avuto sintomi. Le linee guida negli asintomatici dicono che è raccomandata solo la terapia medica ottimale con stenosi fino al 70%, mentre è posta indicazione chirurgica per una stenosi maggiore. Non tutti i pazienti verranno sottoposti a intervento chirurgico, in quanto il tasso di complicanze intra-, peri- o post-operatorie deve essere inferiore al 3% e l’aspettativa di vita superiore ai 3 anni.

Nei sintomatici, quando il paziente ha una stenosi sintomatica uguale o maggiore al 70% è raccomandato sempre l’intervento, considerando un rischio intra-, peri- e post-operatorio che deve essere inferiore al 6%.

Francesca Genoni

Tutte le benemerenze 2023

Ecco tutti i nomi dei donatori che quest’anno hanno raggiunto – per qualcuno un primo, per qualcun altro l’ennesimo – traguardo in termini di numero di donazioni effettuate con la nostra Associazione.

Come sempre, il nostro grazie!

 

GEMMA DI DIAMANTE (120 donazioni)

ARMIRAGLIO MAURIZIO; CAPRIOLI ELIO LUIGI; FIOR FABRIZIO; SANTINELLI ANGELO

 

GEMMA DI SMERALDO (100 donazioni)

MARIO BANDERA; ROBERTO DEL GIUDICE; PIERO MINOTTO; FABIO ROTA; ADELIO SOMMARUGA

 

GEMMA DI RUBINO (75 donazioni)

BALDASSIN M. TERESA; BAU’ MARTINA; BELLORA ANDREA; BENVENUTO MASSIMO; BOIOCCHI GIANNI MARIA; BOLLETTA SERGIO; BORRONI CRISTINA; BRAMBILLA GABRIELLA; BRIGHENTI MARCO; CLOZZA BARBARA; FERRARIO DAVIDE; FILIPPINI ROBERTO; FRATI MATTEO; GALLAZZI PIA; GALLO GIOVANNI; GIANI NICOLA ACHILLE; GORLETTA EMANUELA; LIOTTI ANGELINO; MARTINELLI DANIELA; MISCHIATTI MICHELE; SANTINELLI MARIA ANTONIETTA; SPERONI LARA; TOSI ELENA; TOVAGLIERI RACHELE; ZECCHI MIRKO; ZONI MICHELA

 

DISTINTIVO D’ORO (50 donazioni)

ALIVERTI STEFANO; ANTONIOTTI VALENTINA MARIA; BARDELLA DIEGO; BENEDETTI MARIO; BONIZZONI VERONICA; BOSOTTI ELVIO; BOSOTTI HERMANO; BULGHERONI PAOLA; BUONOCORE GIAN MARIO; CAPRIOLI PAOLA; CARLUCCI GIOVANNI; CARNELLI MARIO ANGELO; CASTIGLIONI DELIA; CASTIGLIONI ELENA; CAVAGNA CAMILLA; COLOMBO ANDREA; COLOMBO GIACOMO; COLOMBO ROBERTA; COLOMBO STEFANO; CREPALDI VERONICA; DE PRETTO LUCA; DELLA CANONICA ANNA; DEMETRI ROBERTO; DISSEGNA GIAMPIETRO; FANCHINI FABIO; FERRARI ALICE; FRANCESCHETTI LUCA; FRIGO MATTIA; FRONTINI ALESSANDRA; FURLATO LUCA; FUSTINONI DEBORA; GALLI SERGIO; GENNARO MORENO; GHIDINI ANNA LAURA; GRAZIANO MARIAGRAZIA; GRIGNANI GABRIELE; LEO IRENE; LEPRI MARCO; LIUZZI MARIA STELLA; LOMBARDONI CARLO; MACCHI ANDREA; MANGIA SIMONE; MARANO ANDREA; MARTELLI MARCO; MODENESI ROBERTO; MONDELLO GIUSEPPE DAVIDE; NATALE ANDREA; OLDANI ALESSANDRA; OLDANI GIULIA; PAPARELLA MICHELE; PARISE MANUEL; PERIN ROBERTO; PERUZZO CLAUDIO IVAN; PORTA LAURA; RABOLINI ROBERTO; RIMOLDI MICHELA; SALA DANILO; SALVA’ ALESSANDRO; SANTORO RAIMONDO; SCAZZOSI DANIELA; SOLA ENZO; SOPRANO LUIGI; TARTARO FABIO; TAVELLA SAMUELA; TOIA ALESSIO; TONIATO RENZO; TOSI PAOLO; VAGO ILARIA; VIGANO’ NICOLA; ZAGATTI ANTONELLO; ZERINI BEATRICE MARIA

 

DISTINTIVO D’ARGENTO DORATO (36 donazioni)

ANGESI MAURO; ARBINI ALESSANDRO; ARDIZZONE ALESSIO; ARGIGIA DANIELA; ASSENNATO GIUSEPPINA PIA; BALDI MATTEO; BARLETTA PAOLO; BARLOZZO FABRIZIO; BELLATI ANDREA MARIO PRIMO; BELLOTTI PAOLA; BELLOUTI MEHDI; BENINCASA ALESSANDRA; BIANCHI LAURA; BOLEDI LEONARDO; BORTOLOZZO STEFANO; BOSSI ANDREA; BOTTINI MATTIA; BRICCOLA ELISA; BUCKERS EMIEL LEONARDUS; BUGGIO CRISTINA; BUONOMO DAVIDE; BUORA MATTIA; CACCIA MARIO PAOLO; CACCIA PIERPAOLO; CAMBRIA CLARA MARIA; CAPODICI YLENIA; CARDANI VALENTINA; CASTELLI RICCARDO; CERIANI CHIARA; CHIOATO CHRISTIAN; CIAMBELLI IVAN; COLOMBO CLAUDIA; COLOMBO MARTA; COLOMBO MATTEO; COLOMBO MONIKA; COLOMBO STEFANO; COTTU LARA; D’APRILE MICHELE; DE BACCO MATTEO; DEL MONTE ELEONORA; DEMETRI MASSIMO; DEROSA ALESSANDRO; FAIS ANTONIO; FASOLINI FABIO; FAVATA MICHELE ALESSIO; FORNER GILBERTO; FUSARRI ELENA; GALBERSANINI GIORGIO; GALLAZZI MARCO; GATTI RACHELE; GENELLINA ALESSANDRO; GENONI EDOARDO; GHISOLFO GIORGIO; GIURIOLA MAURIZIO; GNOCCHI CARLO; GRASSI MARTINA; GUALDONI MICHELA; GUIDALI GIACOMO; IANNOTTA DEBORA; IECLE SILVANA; IELMINI BARBARA; IOZZA NUNZIO; LAMPERTI LUCA; LANFRANCHI DAVIDE; LIMINTA MARIA ANGELA; LOFFREDI ALBERTO; LOMBARDO ADRIANO; LUALDI MONICA; LUONI ANDREA; LURAGHI MASSIMO; MAGOSSO DAVIDE; MAININI GIUSEPPINA; MANNINO; DARIO GIUSEPPE; MASON SOFIA; MAZZETTO ANDREA; MEREGAGLIA VANESSA; MICELI LINA; MOLINARI NICOLO’; MONTALTI MAURIZIO; MONTI BENEDETTA; MOSCATELLI ELENA; NERI MARCO; OLDANI PAOLO CRISTIANO; PALMA ILARIA; PANNUNZIO VALTER; PARENTI MANUELE; PARIANI MATTIA; PASCARIELLO DIANA; PASINETTI FELICE; PEDRONI GIULIO; PETRINI LORENZO; PICCINNO STEFANO; PONZINI ERIKA; RADICE MARCO; REDOLFI FRANCESCO; REGINA MARINO; REGUZZONI NICHOLAS; RONCATO ROBERTO; RUCCIA MARIKA; SALI MAURIZIO; SANTORIELLO ROBERTO; SANVITO LUCA; SAPORITI SARA.; SCOSCINI MARCO; SIMONTACCHI ANNA CHIARA; SOLBIATI GAIA; SPERONI DAVIDE; SPRYN IRYNA; TESTA PAOLO; TOSI ALICE; TRAPANI ALESSANDRA; TRAVAINI IVAN; TRAVAINI STEFANO; TUZZOLINO PIETRO ANGELO; UGGETTI GIANNI; VAGO MARCO; VENTURI RAFFAELLA ELENA; VOLPE RAIMONDO; ZAMBELLI DIEGO; ZERBETTO SIMONE; ZEROLI ALESSIA; ZILIOLI MARTA

 

DISTINTIVO D’ARGENTO (16 donazioni)

ALCARO ANTONIO; ALLEGRATI MARCO; ANDOLFATTO PAOLO; ARISI IRINA; ASCENTE MARTINA; ASPESI BEATRICE; AZIMONTI BEATRICE; BANFI CHRISTIAN; BAZAN GUAIGUA MARIANGELA; BERARDI ANTONIO; BERLINGO’ LUCA; BESNATI CHIARA PATTY; BONINI RACHELE ALICE MATILDA; BOSSI DANIELE; BOTTELLI FORGHIERI LETIZIA; BOTTIGELLI CHRISTIAN; BOTTIN MASCIA; BOTTINI ERIC; BOVO CESARE; BRANCA SARAH; BRAZZELLI FEDERICO; BRUGIOLI VALENTINA; BUGINI LETIZIA; BUONGIORNO FRANCESCA; CACCIA LUCA; CAMPOCCIA MARCO; CANOLA MAURILIO; CAPISANI BEATRICE; CARDONE ARMANDO; CARPIO ROBERTA; CARRASSO LIDIA MARIA; CASADEI MONICA; CASTIGLIONI VALERIA; CENAMI DAVIDE; CERIOTTI MASSIMO; CIANFLONE FLORA; CINOTTI FILIPPO; COLOMBO AURORA; COLOMBO CLARA; COLOMBO MAURIZIO; COLOMBO MICHELE; COLOMBO STEFANIA; COLZANI ALBERTO; COSCA ANGELA; COSTA CIRO; COZZA DAVIDE; COZZI ELISA; CRESPI ANDREA; CRIBIO FRANCESCA; CROMI ROBERTA; D’AMATO ANTONIO; DE BERNARDI NICOLO’; DE SALVE YURI; DELLAVALLE MICHELE; DI FRANCESCO LOREDANA; DI LASCIO GIUSEPPE; DI NATALE IMMACOLATA CONCETTA; DISCIPIO CRISTINA; DONICELLI GLORIA; FACCHIN ELISA; FAGNANI MADDALENA; FERRARIO GIACOMO; FERRARO ALESSANDRO; FIORE SIMONE; FUSCO SERGIO MAURIZIO; GALATI ALESSANDRO; GALLAZZI MICHELINA; GALLO ELENA; GARGANESE GIUSEPPE; GATTI NICOLO’; GENNARO RODOLFO; GENONI PAOLA; GIANFRATE GIADA; GIANI SAMANTHA; GRAMPA FRANCESCO; GRILLI VIRGINIA; GRIMI ILARIA; GUALANDI GIULIA; IBNOU EL MADANI MARIAM; INFANTE ROBERTO; INGUI’ GIORGIA; ISOARDI ANNALISA; LAINATI PAMELA; LALA KLAJDI; LARDO GIADA; LARICE ANNA; LIVETTI CLAUDIO; LUPO CIRO; MACCHI MATTIA; MAGLIARO ALDO; MAGLIULO CIRO; MAGNAGHI STEFANO; MANCINELLI LUIGI; MANFRINATI NICOLO’; MANTEGAZZA MATTEO; MARCONI DANIEL; MARIANI LORENZO; MARIANI MICHELE; MASSA LAURA; MASTRULLO ANGELO; MATTEO ALESSANDRO; MAUGERI MATTIA; MELOTTI RICCARDO; MONTALTO RENATO; MORANDI ERIKA; MORETTO ALESSIA; MORICCA FRANCESCO; MUSCIOLA’ FRANCESCO; NAGY MONIKA CSILLA; NAVONI MATTEO; NEGRI ANNALISA; NEGRI VALENTINA; NEMBRI CHIARA; ODDO ROBERTO GIOVANNI; OPPEDISANO SAMUELE; ORBELLI CHIARA; OSLER FRANCESCO; PAGANI MAURO; PAGANINI STEFANO; PALCHETTI CHIARA; PALUMBO SIRIO; PASCALE ANTONELLA; PASSAFIUME GRETA; PELIZZENI LAURA; PELLEGATTA CHIARA; PELLEGATTA STEFANIA M.TERESA; PELOSI GABRIELE; PERIN EUGENIO; PERIN FRANCESCA; PETRIGNO VITO; PICONE YLENIA; PIERI CRISTINA; PIGNI FEDERICO; PILUDU DANIELE; PRIMI MATTEO; PULEO ENZINA; RABOLINI ANDREA; RAIMONDI FRANCESCA; RAMBALDINI ILARIA; RAMPI MARTINA; RAMPININI ANNA; RAVIZZA ELISA; REDAELLI PAOLO; RIGANTI EMANUELA; RIGNANESE LUCA; RIMOLDI IRENE; RIZZO MARIA; ROCCATELLO ALESSIO; ROGORA MATTEO GUIDO; ROMANATO SONIA; ROSSI MATTEO; ROTONDO GIUSEPPE; SAIBENE GIOSUE’; SALVO LUCA; SAPORITI ANNA; SCALTRITI GIULIA; SCHIAVONE NICOLO’ RICCARDO; TAGLIABUE GIACOMO; TEMPESTA EMANUELE; TERRANELLA GIORGIA; TESSANDRI DAVIDE; TESTA VERONICA; TORIELLO MAURO; TOSETTI EMANUELE; TOSI GIULIANO; TOTARO EMMANUELE; TUMMINELLO SARA; TURCONI SAMUELE; VAGO PIETRO; VALENTE SIMONE; VENEGONI MASSIMO; VENTURINI PIETRO; VILLANO ANNA MARIA; VINCI ORAZIO; ZAPPIETRO ANDREA; ZAROLI EMMA; ZERBINATI FEDERICA PATRIZIA; ZOCCHI NICCOLO’

 

DISTINTIVO DI RAME (8 donazioni)

ABADINI LUCA; ACCETTA DANIELE; ACQUATI ANDREA; ADESSO MAURO; AIELLO FABIO; ALABISO LEONARDO; ALECCI STEFANO; ANIVARRO CARLOS; ANNONI RICCARDO; AQUILANTI MATTIA; ARTUSO UMBERTO; ARZANO LAURA; ASPRELLA ALICE; AVOLA PAOLO GAETANO; AZUOKWU MASTER FINEFACE; BALCONI ALESSANDRO; BELLATO LUCA; BELOTTI MARTINA; BETTIN SARA; BIAGGI ALESSANDRO; BIFFI SIMONE; BINOTTO ALESSANDRA; BIRAGHI LORENZO; BOBAZ LUCIA; BOLLINI CARLO; BOLLINI MICHELE; BONETTI MATTEO; BONFIGLIO THOMAS; BONIZZONI ELEONORA; BONOMI DENIS; BOSO MARTINA; BOTTAZZI ALESSIA; BRIGNOLI MASSIMO; BRIOSCHI ANNA MARIA; BRUZZESE VALERIA; BUSCETTA MARZIA; CADELANO MICHELE; CAGELLI LEONARDO; CAIMI FILIPPO; CAMMALLERI LIBORIO; CANZIANI CHIARA; CAPPELLARI SILVANA MELISSA; CARBONE LUDOVICA; CARCANO LINAS LORENZO; CARTELLO DESIREE; CARUSO ANDREA; CARUSO GIULIA; CASCIO BARBARA; CASTELLI MATTEO; CASTIGLIONI ALESSANDRA; CASTIGLIONI MARTINA; CASTIGLIONI VERONICA; CATTANEO MANUELA; CAZZANI FRANCESCA; CERNOGORAZ ALICE; COCCHIANELLA MARCO; COCCO NOEMY CATERINA; COGNETTO ALESSANDRA; COLOMBO ANDREA; COLOMBO GABRIELE PIETRO; COLOMBO MATTEO; COLOMBO RICCARDO; CORIO MARTINA; CORIO SOFIA; CORNO DAVIDE; CORRADIN MATTIA; CRESPI VERONICA; CRISAFULLI ANTONIO; CRISTALDI PATRIZIA; CROSTA ANDREA; CUCCOVILLO ISABELLA; CUCINIELLO STEFANIA; CUOLUVARIS GIORGIA; DAINESE LUCA; DAL SOGLIO ILARIA; DANUBIO DANIELA; DAVINI VALERIA; DE ANGELIS RICCARDO; DE BERNARDI ALESSANDRA; DE BERNARDI MARTINA; DEDHAR VIJAY KUMAR; DEL GAUDIO ALICE; DELIANA EGLA; DENTI GIANLUCA; DESTO ALICE; DI BELLA ROSARIO; DI FILIPPO MONICA; DI PAOLA MARCO; DIMITROVA LIDIYA MILEVA; DIPASQUALE ANDREA; ERENTI CHIARA; ESCULAPIO LUCA ERNESTO MARIA; FABRIZIO SILVIA; FANCHINI ANDREA; FERE’ FRANCESCA; FERRARIO DANIELE; FERRARIO MARTINA; FERRIERI MARTA; FERRITO ELENA; FERSINI ANTONIO; FIGINI VALERIA; FILOMENO GRETA; FILONI SIMONE; FISICHELLA NICHOLAS; FOGLIA ELEONORA; FORASACCO MARTA; FORMENTIN MASSIMILIANO; FRANCICA SIMONA; FRANCO DEBORAH; FRASCHINA AURORA; FRATANGELO GIORGIO; FURLATO SIMONE; GALLAZZI ANITA; GALLAZZI FIORENZA; GALLO JESSICA; GALLO STAMPINO SARA; GARUFO DANIELE; GEMELLARO ALESSIA; GIANI CAMILLA; GIANNI MARTINA; GIOANA SILVIA; GIOIA LISA; GIUDICE LUANA; GRANDI ANDREA CHIARA; GRASSELLI NICOLAS; GUERINI THOMAS; GUZMAN CARABAJO HUGO PATRICIO; IELPO FEDERICA; INGRASSIA CHIARA; IOZZA LUCA; KABOTRA ROHIT; LAABOUS MAROUA; LAIOLA ELISABETTA; LANDINI GUIDO; LANZI ALEXANDER; LONER ROBERTO; LONGO ALESSIA; LORU NOEMI; LUALDI SIMONE; LUCERA ANGELA; MAGNI LUCA; MAIURI FRANCESCO; MALFER CHIARA; MANGANO GIUSEPPINA; MANGIAFICO SEBASTIANO; MARA DAVIDE; MARA GIORGIO; MARA SAMUELE; MARGHELLA FABIO; MARIGLIANO SERENA; MARINO DAVIDE; MARINONI ALESSANDRO; MARTORANO LUCA; MARTORANO MARCO; MARZOLINI ALESSANDRA; MATTIOLO SELENA; MAURI STEFANO; MAZZA DIEGO; MEHJA SINDRIT; MERAVIGLIA NOEMI; MEREGAGLIA YLENIA; MIRRA MASSIMO; MONTALTO ROBERTO; MORA SARA; MORANDI ALBERTO; MUCI MASSIMO; MUZZOPAPPA GIUSEPPE ANDREA; NAPOLITANO NICOLA; NARDI ALESSIA; NDOKA GJON; NERI LAURA; NICASTRO ILARIA; NICETTO DANIELA; NICOLINI GIULIA; NIZZOLI GIORGIA; NOCERINO BEATRICE; NOCI SILVAN; NOTARI IGOR; NOVELLO FLAVIO PAOLO; OLIOSO TAMARA; OLIVEIRA CAIO; PACE GABRIELE; PALMIERI ANDREA; PAOLIELLO DANILO; PAONE GIUSEPPE; PARGOLETTI ELEONORA; PARISI GIOVANNI BATTISTA; PASINI FEDERICO; PASSAGLIA BEATRICE SILVIA; PELLEGATTA MATTEO; PELLEGATTA SOFIA; PELOIA VERONICA; PICONE FLAMINIO; PIGNATARO GIANLUCA; PIGNATARO KRIZIA; PIGNI MARIA CRISTINA; PLEBANI SARA; POMATI GIULIA; PORRO ANASTASIA; PORTA ALESSANDRA; POZZI GIORGIA; PRADAL MATTIA; REALE ALESSIA; RECALCATI BEATRICE; RECCHIA GIULIA; REGALIA SABRINA; REGUZZONI ROBERTA; RICCIARDO SILVIA; RIMOLDI SARA; RIPPA ARIANNA; RIVA NICOLO’; RIZZICO ANDREA; ROMEO ANTONIO; ROTA EMANUELE; ROVERE ALBERTO; SAAIDI MANAL; SACCO KEVIN; SALINITRO FRANCESCO; SCANGA SHARON; SCHIEFELBUSCH ANDREAS; SCHMIDT MICHELE; SCUDERI LUNA; SENZIANI ELEONORA; SERPE MATTHEW; SERRI LUCA CARMINE; SHIPILOVA EVGENIYA; SILVESTRINI GABRIELE GIORGIO; SIMONTACCHI LUCA; SINGH KAMALJIT; SOFFIATTI LORENZO; SPERONI FABRIZIA; SPERONI NOVELLA; SPIONE GIULIA; SPREAFICO MIRKO; STRANO MARZIA; TANDURELLA LUCA; TAVERNA MASSIMILIANO; TENTI ALESSIO; TOIA LUCA; TOMASINI CHIARA; TORRI FRANCESCA; TRAVAINI CHIARA; TREVISAN IRENE; TRIPODI ALESSANDRA; VALSECCHI SAMUEL; VERSACE ANDREA; VILLA GABRIELE; VIOTTO LARA; VISENTIN VANESSA; VISMARA STEFANIE; VITALI BARBARA; ZACCARA MARIKA; ZAMBETTI MARTA; ZARA DARIO; ZARO PETRA; ZORZI RICCARDO

Serata del Donatore 2023, tutte le foto

Una bellissima serata quella di venerdì 24 novembre al Cinema Teatro Fratello Sole, che ha visto la partecipazione di tantissimi donatori di Avis Busto Arsizio e Valle Olona per la tradizionale Serata del Donatore 2023.

Un momento importante per tutti gli avisini per celebrare la cultura del dono volontario e un’occasione per guardarsi indietro e ricordare il motivo di questo gesto.

Sono infatti state moltissime le testimonianze dei donatori premiati per i traguardi raggiunti, chi ha iniziato grazie al lavoro di sensibilizzazione nelle scuole, chi a seguito di qualche problema di salute di un familiare, chi invece perchè semplicemente è un gesto che fa stare bene.

Durante la serata sono state consegnate le benemerenze a coloro che hanno raggiunto le 120, le 100, le 75, le 50 donazioni, ma non sono mancati i ringraziamenti anche ai donatori più “giovani”.

La serata è stata poi animata da un gruppo di giovanissimi borsanesi, i Casa Chiara, che hanno portato sul palco i grandi classici della canzone italiana contemporanea, e non solo.

Tutte le foto della serata, qui:

Serata del Donatore 2023, venerdì 24 novembre

Una nuova edizione della tradizionale Serata del Donatore si svolgerà venerdì 24 novembre 2023 alle ore 21.00 presso il Teatro Fratello Sole di Busto Arsizio (Via M. D’Azeglio, 1).
Avis Busto Arsizio e Valle Olona festeggerà i propri donatori e i traguardi raggiunti insieme. Durante la serata, come di consueto, verranno consegnate le benemerenze per le donazioni raggiunte: un piccolo gesto per dire GRAZIE a tutti colori che sono protagonisti di un gesto indispensabile per la collettività.
Verranno consegnate le benemerenze: diamante (120 donazioni), smeraldo (100 donazioni), rubino (75 donazioni), oro (50 donazioni), argento dorato (36 donazioni), argento (16 donazioni), rame (8 donazioni).
La serata sarà accompagnata da musica live con la band “Casa Chiara”.
Vi aspettiamo numerosi per passare insieme questo momento di festa!

Venerdì 27 ottobre, “L’ictus: riconoscerlo, curarlo, prevenirlo”

L’appuntamento per l’annuale Convegno di Borsano, che ogni anno si concentra sull’approfondimento di uno o più temi di natura medica, quest’anno si svolgerà venerdì 27 ottobre alle ore 20.45 presso il Centro Parrocchiale di Borsano.

Il discorso questa volta verterà intorno all’ictus, come riconoscerlo, curarlo e prevenirlo grazie all’intervento del Dr. Isidoro La Spina, Responsabile di Neurologia, e al Dr. Umberto Rosanna, Chirurgo Vascolare.

A moderare l’incontro ci sarà il Dr. Vincenzo Saturni, Presidente di Avis Nazionale e Responsabile Aferesi Servizio di Immunoematologia Trasfusionale.

La partecipazione all’incontro è libera ed aperta a tutti, vi aspettiamo!

 

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